La zona 4 vista dalla ferrovia (prima parte)

A cura della Fondazione Milano Policroma
Testo di Riccardo Tammaro

Con l'attivazione delle linee suburbane, finalmente anche il tratto di ferrovia che attraversa la zona 4 può essere utilizzato per i trasporto pubblico (in precedenza, solo sul ramo Porta Romana - Rogoredo transitava qualche raro treno).
Questo ci offre la possibilità di vedere la nostra zona da una diversa prospettiva. Infatti, è sufficiente prendere un treno della linea S9 per vedere aspetti della Zona 4 da un insolito punto di vista.
In questi due articoli descriveremo per l'appunto il tragitto percorso dal treno: il primo articolo tratterà del viaggio in senso antiorario dalla Stazione di Porta Romana a quella di Lambrate, ed il secondo del percorso inverso. Naturalmente mi limiterò alla tratta sita in zona 4, che però rappresenta la stragrande maggioranza del percorso.

Per iniziare il nostro viaggio, come noto, è sufficiente un documento di viaggio ATM valido (abbonamento, biglietto timbrato, etc.), ed infatti alla Stazione si trova una obliteratrice per punzonare il biglietto, se necessario.
Accennerò alla stazione di Porta Romana nel prossimo articolo; ora concentriamoci sul percorso. Prendiamo posto sul lato del treno rivolto verso l'interno della città, di modo da non avere binari tra noi e la zona 4.
Appena partiti (in realtà già dal marciapiedi della stazione) si può notare la nuova edificazione sorta in luogo di una parte del Tecnomasio Italiano Brown Boveri, che affianca edifici dotati di gradevoli arcate, a formare una sorta di loggia, ad edifici di minor pregio artistico. In seguito, una rigogliosa vegetazione ci copre la vista della zona industriale retrostante.
Le piante sono in prevalenza ailanti, che potremmo un po' considerare gli alberi indigeni di Milano, in quanto nascono spontaneamente dappertutto (anche nell'asfalto) e sono dotati di una gradevole chioma.

Dopo essere passati sotto il ponte di viale Puglie, si può vedere l'area del Parco Alessandrini (presente e futuro), dove si trovano come noto tuttora alcune attività commerciali; ad un certo punto si nota persino un canneto, assolutamente spontaneo, che rasenta la via Varsavia e la via Sacile.
Dopo di che, si attraversa l'unico passaggio a livello posto sulla tratta in esame, e temporaneamente chiuso nell'ottica della realizzazione del prolungamento cittadino della strada statale Paullese, che sconvolgerà alquanto l'area.
Ora ci troviamo sul retro dell'Ortomercato, come si può vedere dai palazzi attinenti l'area che si affacciano dietro il cantiere per il Passante Ferroviario, relativo alla realizzazione del ramo verso Rogoredo; poco dopo, tra ciò che rimane di un piccolo boschetto, spunta l'alto palazzo della Sogemi.
A seguire, si passa sopra il ponte di via Lombroso, dopo il quale si possono scorgere il canile municipale, il campo sportivo della storica società Ausonia 1931 e gli eleganti villini di via Decemviri (in mezzo a cui spicca un orrendo edificio moderno), che ci portano ai cosiddetti "Tre Ponti": va rilevato che in entrambi i ponti le spallette sono state preservate dai lavori per il Passante, essendo state smontate, spostate e rimontate; un ottimo esempio di conservazione al passo con il rinnovamento.

A questo punto si costeggia la via Ardigò, dove sono sorti in tempi recenti edifici di pregio, esteticamente molto validi; essi hanno sostituito tra l'altro la vecchia cascina Malpaga, che sorgeva in viale Corsica ed il cui portale era ancora visibile fino a tutti gli anni '80 del ventesimo secolo.
Dopo di che si nota l'ampio spazio verde costituito dal pratone di via Mezzofanti, prossimo all'Istituto Don Carlo San Martino, ed infine spunta l'elegante tiburio della chiesa dei Santi Nereo ed Achilleo, che ci segnala che stiamo uscendo dalla nostra zona. Una volta imboccata la galleria che passa sotto il cavalcavia Buccari, infatti, ci troviamo in Zona 3, dove terminiamo il nostro viaggio alla stazione di Lambrate; nel prossimo numero torneremo indietro.